venerdì 4 giugno 2010

Io non mi "accompagno"!!!

Ieri sera ho discusso con un amico.

Lui sostiene che nella vita è normale anche accompagnarsi, tanto “per rientrare la sera a casa e non trovarla vuota”…testuali parole.

Alle sue convinzioni ho ribadito con forza che no, non ero d’accordo e che penso di aver ancora la forza per credere in una condivisione che parta dall’Amarsi e faccia parte di un progetto di vita comune e non solo di una condivisione logistica di spazi e solitudini.

A me piace ancora pensare che nella vita si possa stare insieme sulla base di un Amore prima e di un Amarsi poi e non per fuggire dalla inquietante paura delle nostre solitudini, accontentandosi di un surrogato vestito troppo spesso degli abiti di un “compagno” con cui ci ritroviamo a vivere una quotidianità da cui poi fuggire, fosse solo con un pensiero.

Capisco quanto sia difficile affrontare la vita con il costante pensiero di essere "soli" in ogni nostra scelta o decisione. Lo capisco in questo periodo forse più di altre volte, comprendo quanto questo pensiero sia capace di trascinarti in un abisso che muta i colori e la percezione dei sentimenti, in un mosaico confuso capace di ipnotizzare gli occhi e l’anima, trasformando l’essenza vera del dolore e anestetizzando ferite che pian piano si risveglieranno gridando forte la loro rabbia.

Posso capire tutto, ma finché avrò la forza di sognare…sarò libero di non “accompagnarmi”.

1 commento:

  1. Sai qual è la verità? molti si accontentano.. e questi molti sono molto più di quelli che crediamo.... e allora il non accontentarsi equivale al non accompagnarsi... e vivaddio che non siamo così!:-)

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